Come tutti gli studenti iscritti al Master in translation and professional languages Skill dell’Università di Bath, sono stato incoraggiato a intraprendere un periodo di stage durante la pausa pasquale di tre settimane.

Contrariamente alla maggior parte degli studenti, che cercano di fare esperienza in organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite o l’Unione Europea, io ho richiesto un inserimento che fosse più vicino a casa e nell’ambiente  – più commerciale – di un’agenzia di traduzioni. Il direttore del corso a Bath è stato di grande aiuto, facendo tutto il possibile per il mio inserimento – fatto salvo sottoporsi egli stesso al test preliminare di traduzione – così che alla fine di marzo potei iniziare il mio breve percorso di stage presso l’ufficio di Londra di SMG UK translations.

Lo scopo principale di questo stage era quello di acquisire consapevolezza sui meccanismi di lavoro di un’agenzia di traduzioni e un po’ di esperienza pratica sui processi  coinvolti nella preparazione di traduzioni per il mondo del lavoro, a partire dalla richiesta iniziale del cliente fino alla consegna del prodotto finito. Ci sono cose, inutile dirlo, che non si possono apprendere semplicemente tramite l’approccio accademico. Certo, avere la possibilità di vedermi affidati dei lavori di traduzione era proprio quello che speravo, ma ero interessato anche a vedere e capire altri aspetti chiave del lavoro di un’agenzia: il volume di lavoro previsto di un traduttore, le tipologie di testi tradotti, il processo di selezione dei freelance, le modalità di gestione dei progetti, la commercializzazione dell’attività, ecc. e, nonostante il tempo relativamente limitato che può offrire uno stage della durata di tre settimane, credo di aver imparato molto, nel tempo trascorso qui.

Una delle differenze più significative tra i lavori di traduzione a livello accademico e quelli appartenenti alla sfera commerciale sta proprio nel volume di lavoro che ci si aspetta un traduttore porti a termine nel corso di una giornata lavorativa. Le decisioni devono essere prese al volo e in piena sicurezza: in caso contrario, la giornata lavorativa può diventare estremamente lunga. Laddove gli studenti di un master possono agonizzare anche tre giorni per tradurre in maniera impeccabile un testo di 300 parole, le aspettative del mondo reale possono rivelarsi scioccanti. Lo stesso testo, nella giornata di un traduttore, costituirebbe meno di un’ora di lavoro sul totale del carico assegnato.

Altra cosa che salta all’occhio dal lavoro visto qui è che i lavori sottoposti all’agenzia da parte dei clienti spaziano dai testi di carattere relativamente generico a quelli altamente specifici. Logicamente, quasi tutti gli studenti di traduzione si troverebbero a loro agio nel tradurre brevi articoli su una nuova attrazione turistica, piuttosto che un pezzo di attualità, ma la maggior parte sarebbe in difficoltà (o più probabilmente nel panico), davanti al manuale tecnico di un nuovo modello di generatore di potenza. Durante il tempo speso qui, ho dato una mano a compilare glossari per progetti di traduzione di questo tipo, il che mi ha aperto gli occhi sul fatto che le parole inglesi in questo tipo di testi sono tanto incomprensibili in inglese quanto in lingua straniera.

Non puoi basarti su un dizionario o su una ricerca in internet per trovare la parola adatta, in tali circostanze. C’è bisogno di un traduttore specializzato nel settore, e soprattutto di uno che sia capace nella combinazione linguistica in questione.

Raccomanderei vivamente un periodo di stage in un’agenzia di traduzioni a chiunque aspiri a lavorare come traduttore.

Non solo avreste la possibilità di effettuare un’esperienza di traduzione sul campo, ma potrete acquisire maggior consapevolezza sulla quantità del lavoro non traduttivo necessario a rendere l’agenzia un’attività di vitale importanza.

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